L’attuale santuario si trova a sud del paese. La tradizione vuole che durante un’epidemia nel 1739 una suora carmelitana avrebbe sognato la Vergine che ne prometteva la cessazione se fosse stata costruito un luogo di culto, che venne consacrato il 5 aprile 1739 con la specificazione di Salus Infirmorum. L’oggetto del culto è una statua in pietra della Madonna col Bambino, databile al sec. XIV, con rifacimenti tra i secoli XVIII e XIX. La Madonna veste una tunica rossa con cintura dorata e un manto azzurro decorato da stelle dorate. Il braccio sinistro è spinto in avanti a mostrare un oggetto (quasi certamente un libro); col destro sorregge il Bambino seminudo in piedi, che nella sinistra tiene un globo crucifero mentre benedice con la destra.
Alla Madonna sono attribuiti diversi miracoli soprattutto relativi a guarigioni fisiche; la festa in suo onore si svolge nella domenica in Albis, e dopo la messa in Chiesa Madre ha luogo la processione al Santuario. Nelle vicinanze del santuario ancora oggi si svolgono la tradizionale fiera e il pranzo all’aperto.
L’edificio risale al XVIII sec. ed è stato quasi interamente ricostruito dopo il sisma del 1857. La facciata è delimitata da lesene, e al centro si trova il portale lapideo sormontato da una grande finestra ai cui lati si trovano due nicchie; al di sopra, un grande timpano poggia su una cornice che continua sulle facciate laterali. All’interno, a navata unica retta da archivolti, sulla parete absidale si trova un’ancona in pietra delimitata da una coppia di colonne anch’esse dipinte e con motivi fogliacei alla base del fusto.
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Grumento