Il grande tema della riforma della Chiesa percorre tutto il XVI secolo, così come era accaduto in tante epoche precedenti. In Lucania, fin dal 1500, i francescani dettero impulso a questo rinnovamento religioso con l’intento di ritornare alla piena osservanza della regola dando così origine all’ordine degli Osservanti. In seno a quest’Ordine nacque poi un movimento che si caratterizzò per la più stretta osservanza della regola e che prese il nome di Riformati.

La chiesa e il monastero di Santa Maria degli Angeli o dei Riformati, fu fondata nel 1615 ad Avigliano proprio dai frati francescani dell’Ordine dei riformati. Essa appare come un trionfo pittorico della riforma religiosa tridentina.

La facciata della chiesa è in stile barocco e dei tre portali, quello centrale proviene da una scuola del Rinascimento. L’interno è suddiviso in due navate: quella centrale è lunga 32 metri, mentre la navata laterale 19 metri. Nella navata centrale, molto decorata con statue e stucchi, si trova una Pala del 1718, opera di Filippo Ceppaluni, detto Il Muto, raffigurante i santi Pietro d’Alcantara e Pasquale Baylon. La tela più importante, è però L’Incoronazione della Vergine con i Santi Francesco, Antonio e Agostino; essa si trova nel presbiterio ed è attribuita a Girolamo Bresciano (1628). Nella zona superiore del quadro c’è la Madonna, incoronata da un angelo. Sul presbiterio alla sinistra dell’altare si trova anche la statua lignea di S. Maria degli Angeli del XVII secolo.

Lungo le due navate, inoltre, sono collocati altari barocchi, con dipinti su tela del XVII e XVIII secolo, tra i quali La glorificazione dell’Eucarestia e Santa Chiara che scaccia i Saraceni dal Tempio di Francesco Giordano, nonché una Madonna con Bambino e i Santi Felice da Nola, Lucia e Bernardino, attribuita al pittore Pietro Antonio Ferro.

La chiesa di Santa Maria degli Angeli custodisce anche un monumentale Crocifisso posizionato nella navata laterale della chiesa.

Nel 1800 il Monastero conobbe il suo massimo splendore grazie all’opera di un insigne religioso aviglianese, il francescano Luigi Filippi (1810-1881), ministro provinciale dell’ordine, che ne fece un attivo centro religioso e culturale. Nel 1851 padre Filippi fu nominato vescovo dell’Aquila, ma mantenne sempre i legami con la sua città natale.

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