Tolve, appollaiata su uno sperone arenario circondato da monti ricoperti di boschi, con i tratti tipici del borgo-fortezza, è conosciuto anche al di là dei confini della Lucania per il culto a san Rocco. La Chiesa Madre San Nicola, Santuario diocesano di San Rocco elevato a Basilica Minore con decreto del Dicastero del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti il 25 aprile 2023 si trova in posizione dominante nel centro storico del paese. L’edificio, di stile neoclassico, fu costruito probabilmente su quello preesistente del XII secolo e dedicata a San Nicola vescovo, che fino all’inizio del 1700 era patrono di Tolve. La devozione a san Rocco nacque quando fu ritrovata presso l’abitato, una statua del santo di Montpellier abbandonata dalle truppe francesi in ritirata. Realizzata in legno di olivo, è anche nota come il “San Rocco nero” per il colore scuro del volto, causato da due incendi subiti e dai tantissimi ceri che un tempo gli ardevano attorno. Nel 1743 l’immagine fu restaurata dall’artista tolvese Giuseppe Cilenti. Il Santo è raffigurato con tunica leggermente rialzata sulla coscia destra per mostrare la piaga, pellegrina, calzari e largo cappello appoggiato al bordone che regge con la sinistra. Ai suoi piedi, un cagnolino che stringe un pane fra i denti.
L’interno della Basilica è formato da tre navate con un presbiterio molto ampio. Nella navata centrale c’è un artistico pergamo in legno. Nella navata di destra vi sono due altari con altrettanti dipinti, mentre nella navata laterale di sinistra ci sono tre altari: uno dedicato a san Biagio, un secondo dedicato al Sacro Cuore con un pregiatissimo polittico in legno del 1400, e quello centrale dedicato a San Rocco. Sotto l’altare c’è una scritta con la quale gli abitanti di Tolve ringraziano il Santo per essere stati salvati durante il terremoto del 1857.
I festeggiamenti in onore di San Rocco avvengono il sedici maggio, il sedici agosto ed il sedici settembre. La processione del 16 maggio è in forma penitenziale ed è legata alle rogazioni e al buon raccolto. Tanti sono i fedeli che da ogni paese della Lucania raggiungono il Santuario in pellegrinaggio soprattutto in occasione della festa di settembre. In molti partono il giorno precedente per poter partecipare ai sacri riti. La solenne processione si snoda lungo un percorso segnato da drappi rossi appesi ai balconi ed è guidata dalla congregazione del purgatorio, i cui confratelli portano un campanellino, preceduti da un cerimoniere con bastone. Seguono le verginelle vestite di bianco con i cuscini su cui verranno poste le offerte in danaro dei devoti, e poi la statua di san Rocco vestito d’oro portata a spalle. Due giorni prima dei festeggiamenti avviene la vestizione del Santo: sulla statua viene posta una rete, ottenuta da una sottile fune, che funge da mantello, ricoperta dagli ex voto in oro, mentre il cappello, il mantello, gli stivaletti e il bastone sono di argento. Anche il suo cagnolino è rivestito d’argento.
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