Il santuario della Madonna del Sirino, o di Maria SS.ma della Neve del Monte Sirino, è situato a ridosso della cima meridionale del Monte Sirino, una delle cime più alte dell’Appennino meridionale, a 1908 metri sul livello del mare. Il titolo di “Madonna della Neve” ricorda il miracolo avvenuto nella notte del 5 agosto del 358 d.C. a Roma, quando la Vergine Maria apparve in sogno all’allora Papa Liberio e al patrizio Giovanni, chiedendo di costruire una chiesa nel luogo che avrebbe loro indicato. Al loro risveglio, il Papa e il patrizio trovarono l’Esquilino ricoperto di neve, in pieno agosto e fu edificata la basilica di Santa Maria Maggiore.
Il santuario fu eretto probabilmente nell’anno 1629 per volontà del sacerdote di Lagonegro don Ascanio Grisolia. La Chiesa, di modeste dimensioni, è incassata nella roccia e rivestita completamente di pietre a secco. Attigui vi sono due ricoveri per i pellegrini. La facciata è dotata, sulla porta d’ingresso, di una finestra che illumina l’interno. Subito dopo la sua costruzione, il sacerdote Grisolia eresse una confraternita di laici, detti “Schiavi della Misericordiosissima Vergine Maria, Avvocata dei peccatori”, che avevano il compito di portare a spalla, nel tempo estivo, la statua indorata della Madonna dal paese al santuario, e di riportarla in paese prima dell’inverno. D’allora per la Vergine Maria SS.ma della Neve del Monte Sirino, Regina e Protettrice della città di Lagonegro, vi è sempre stata grandissima devozione.
L’oggetto di culto è una statua lignea, intagliata e dipinta, raffigurante la Madonna col Bambino, databile alla metà del secolo XVIII. La Madonna che indossa una tunica rosa coperta da un manto azzurro stellato, con la mano destra protesa reca una composizione rocciosa nella quale si distinguono un monte e due chiese, con chiaro riferimento al duplice luogo di culto, in montagna e in paese. Sul suo lato sinistro sorregge il Bambino Gesù che alza la mano destra nell’atto di benedire.
Le feste religiose si svolgono in più feste annuali: la terza domenica di giugno la statua viene portata in processione dalla chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari al santuario, dopo una breve sosta alla chiesetta del Brusco, anch’essa dedicata alla Madonna della Neve. Il 4 e il 5 agosto, giorno della memoria liturgica della festa, una processione in onore della Madonna si snoda da una cresta all’altra del monte. La terza domenica di settembre, quando la Statua della Madonna rientra in città, ai fedeli di Lagonegro e dei paesi vicini, si uniscono in pellegrinaggio molti devoti provenienti da ogni parte del mondo. La faticosa ascesa sul Monte Sirino, circa quattro ore di cammino dal centro del paese, o due ore dalle falde dello stesso in località Brusco dove è presente un’altra suggestiva Chiesa, è compensata da uno scenario spettacolare. Infatti, se il cielo è sereno, lo sguardo spazia dal Mar Tirreno a ponente al Mar Ionio a levante, nonché, sui i paesi limitrofi di Lagonegro, Lauria, Rivello, Nemoli e Trecchina.
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