Il santuario della Madonna del Soccorso sorge 4 km. a sud dell’abitato di Trecchina. Le origini del nome Trecchina sono incerte: secondo alcuni deriva dalla città greca Heraclea Trachinia i cui abitanti, fuggiti dall’invasione di Serse, approdarono in Lucania; secondo altri viene dal latino, e significherebbe “luogo di sterpi e burroni”; ma forse il nome deriva semplicemente dalle parole “tre chine”, che si riferiscono alle tre vette montuose che sovrastano l’altopiano dove si trova Trecchina. Il santuario è situato in cima a una di queste vette, il Monte di Serra Pollino, a 4 km. dall’abitato, da dove si domina un’ampia vista sulla costa lucana di Maratea e su quella calabrese di Tortora e Praia a Mare.
Il santuario attuale, formato da una chiesa e da un piccolo edificio addossato sul lato sinistro del complesso, risale alla fine del Cinquecento, ma è stato ingrandito nella prima metà del secolo XIX. L’interno, ad un’unica navata, con volta a botte, leggermente ribassata e divisa a metà da un archivolto. Il presbiterio è leggermente rialzato e contiene l’altare realizzato in pietra e stucco, su cui vi è a nicchia, nella quale si venera la statuetta lignea della Madonna del Soccorso col Bambino, che risale al secolo XIX, ma che è identica a una precedente statua del secolo XVI. La Vergine, raffigurata in piedi, indossa sulla tunica, uno scialle variopinto e col braccio sinistro sostiene il Bambino mentre con la mano destra brandisce un bastone per difendersi dal demonio aggressore. Dall’altro lato un fanciullo, spaventato dal gesto minaccioso del diavolo si aggrappa al manto della Vergine.
Nel mese di maggio, i fedeli si recano in processione dalla chiesa madre al santuario, per portarvi la statua della Madonna, popolarmente chiamata “la Bambinella”. L’’otto settembre è dedicato ai festeggiamenti che vengono fatti presso il Santuario e, nello stesso mese, sempre in processione, la scultura lignea compie il percorso inverso, facendo tappa presso la chiesa della “Ferraia”, dove vi è un simile simulacro, ma in marmo. Nel passato vi era anche l’uso di pesare i bambini e offrire alla Madonna il corrispondente peso in cera, così come quello relativo al trasporto di pietre appese al collo durante la salita al santuario, in segni di penitenza.
A questa Madonna sono attribuiti molti interventi miracolosi, tra i quali la protezione accordata dalla Vergine il 7 settembre 1943 alla popolazione di Lauria inferiore la quale, per difendersi da un bombardamento aereo, si era rifugiata ai piedi una montagna prospiciente il santuario del Soccorso. I fedeli, invocando la Vergine, si salvarono dal bombardamento.
La Vergine del Soccorso è co-Patrona di Trecchina con San Michele Arcangelo, che si festeggia il 28 e il 29 settembre.
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Trecchina